Openings
videoperformance
b/n
1’19”
2010
Trieste
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Ormai l’operaio, da sempre anello base dell’industria, viene spesso scavalcato dalla manodopera straniera a basso costo. Egli non può più reagire alla perdita del suo ruolo, che un tempo era fondamentale, a causa della mancanza di posti di lavoro dovuta alla crisi economica. Nel video “Openings” il personaggio simboleggia proprio questa rassegnazione, la quale porta i lavoratori di oggi ad accontentarsi di una scarsa considerazione e di un lavoro insoddisfacente. E’ così che la nuova “classe operaia”, in una visione molto triste della contemporaneità, ricerca un proprio spazio scavando nella polvere, consapevole di non poter chiedere nulla di meglio.
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Now the worker, who has always been the basic link of industry, is often bypassed by low-cost foreign labor. He can no longer react to the loss of his role, which was once fundamental, due to the lack of jobs due to the economic crisis. In the video “Openings” the character symbolizes precisely this resignation, which leads today’s workers to settle for low consideration and unsatisfactory work. This is how the new “working class”, in a very sad vision of contemporaneity, searches for its own space by digging in the dust, aware that it cannot ask for anything better.