IMPULSO

Impulso
videoperformance
colore
2’37”

PRS COLLECTION – Factory Edition – Torino

“Impulso” è un un’opera video che riflette sul concetto di curvatura spazio-tempo teorizzato da Albert Einstein. Per l’artista questo lavoro si propone come un’ulteriore evoluzione della sua ricerca artistica, in quanto pone delle riflessioni su come la massa del corpo può deformare lo spazio e non solo marcarlo attraverso delle impronte. Con questo lavoro il perfomer, attraverso l’azione ripetuta di saltare sopra ad un tappetino elastico, vuole enfatizzare il concetto di presenza e assenza in un preciso intervallo inserito sia nel tempo sia nello spazio. Quasi come fosse un esperimento scientifico sulla forza gravitazionale, l’azione seppur nella sua apparente semplicità, vuole portare a riflettere su come il nostro “essere” sia soggetto a delle forze e a delle energie che ci spingono verso il basso ma che, con la nostra mente e grazie alla nostra volontà, possiamo concettualmente elevare in alto.
Il tutto avviene all’interno di un edificio abbandonato, a sottolineare ancora una volta la necessità per l’artista di comunicare la caducità e la transitorietà dell’essere umano.

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“Impulso” is a video work that reflects on the concept of space-time curvature theorized by Albert Einstein. For the artist, this work is proposed as a further evolution of his artistic research, as it raises reflections on how the mass of the body can deform space and not just mark it through footprints. With this work the performer, through the repeated action of jumping on a trampoline mat, wants to emphasize the concept of presence and absence in a precise interval inserted both in time and space. Almost as if it were a scientific experiment on the gravitational force, the action, despite its apparent simplicity, wants to lead us to reflect on how our “being” is subject to forces and energies that push us downwards but which, with our mind and thanks to our will, we can conceptually rise high.
It all takes place inside an abandoned building, once again underlining the need for the artist to communicate the transience and transience of the human being.